Daniela Casadidio
FABER
Daniela Casadidio elabora la propria passione pittorica, dipingendo le vie caotiche delle città e di Milano, in particolare, con i suoi alti palazzi, tra le luci soffuse, le insegne ed i lampioni accesi, quando giunge la sera.
Influenzata dall'estro pittorico dell'americano Edward Hopper, segue un realismo espressionista moderno, di notevole effetto.
Osservatrice attenta del contesto urbano, Daniela descrive con la pittura le strade, dominate dai grandi palazzi, i binari dei tram, che passano al centro dei viali o lungo le file infinite dei platani lombardi.
L'artista continua il suo racconto, per immagini naturali delle città, con le sue composizioni che si fanno, man mano sempre più delicate, soffuse e poetiche, immerse in una atmosfera adombrata, il calar del sole.
Rafforza la luminosità plastica, rarefacendo i contorni di oggetti, lampioni, case, strade, sottopassi sospesi fra realtà e visioni diffuse ed inquietanti, Daniela, quando dipinge sembra che la natura svapori intorno a lei, in un dissolvimento di nebbie leggere e colorate, che solo la sua sognante fantasia sa vedere e gustare, fino a sentire "realtà viva".
Da queste nebbie, l'artista riafferra i luoghi di Milano e di altre grandi città e ce li propone sulla tela, evanescenti e pur reali, leggeri ed ariosi, intrisi di luce colorata, immediatamente percettivi, dove la sensazione visiva tende ad idealizzarsi in visione lirica. Le scanzioni delle prospettive, tra luci ed ombre, spazi e volumi, si armonizzano in realtà scenografiche tridimensionali, narrate con sapienti manipolazioni di luce, tanto che le fanno intendere nei suoi significati esistenziali.
01/03/2017